L’avanzata prepotente della tecnologia nella nostra vita ha comportato diversi aspetti positivi a cui, però, se ne affiancano molti negativi. L’innovazione tecnologica si è introdotta nelle nostre vite così nel profondo da non poterne quasi più farne a meno. Se da un lato la tecnologia facilita la nostra vita (dai servizi istituzionali e ufficiali online alla semplice consegna della cena attraverso un Delivery), dall’altro un uso eccesivo può farci cadere in una dipendenza alla stregua di molte altre, come quella della nicotina. La dipendenza da tecnologia colpisce soprattutto i più giovani, addirittura i bambini, poiché spesso incapaci o senza strumenti per gestire i propri dispositivi elettronici (cellulare, tablet, computer…) e il tempo d’utilizzo. Facciamo chiarezza sulla dipendenza da tecnologia unendo qualche consiglio su come riconoscerlo, affrontarlo ed evitare di ricascarci.
Definiamo il nuovo fenomeno negativo della società
La dipendenza da tecnologia è nata con l’avvento dei nuovi mezzi di comunicazione, soprattutto la nascita degli smartphone. È una dipendenza di tipo comportamentale, che spesso è riconoscibile e caratterizzata per l’uso patologico di qualsiasi dispositivo elettronico: dallo smartphone al computer passando per tablet, televisione, smartwatch ecc.… Ad emergere nella dipendenza da tecnologia è sicuramente il mondo online, cioè la dipendenza da internet. Quest’ultima è davvero profonda, interiorizzata da chiunque di noi con differente entità. Quasi alla stregua di un fumatore che prova a smettere, chi soffre da dipendenza da internet non riesce a stare lontano dalle notifiche, dalle app o dai social network per un’intera giornata (nei casi più gravi nemmeno per mezzora), con un’esigenza ad accedere al World Wide Web che può divenire o palesarsi anche fisicamente.
Fascia d’età più colpita
Come preannunciato, esiste una fascia d’età davvero sensibile e più proiettata a subire la dipendenza da tecnologia: i digital native. Quest’ultimi altro non sono che le fasce più giovani, nate già nello sviluppato mondo d’internet e d’innovazione tecnologica (per l’appunto nativi digitali). Premesso che alla base vi è un uso sconsiderato della tecnologia e una noncuranza genitoriale (quante volte cediamo lo smartphone ai bambini per farli giocare e non essere disturbati?), la dipendenza tecnologica è una patologia che colpisce soprattutto i più giovani. La grande disponibilità e il possesso di uno strumento digitale personale hanno condotto bambini, ragazzi e adolescenti a sviluppare una forte dipendenza, non conoscendo in un certo senso la vita “prima” di internet e dando per scontato che stare sempre online e interagire virtualmente e costantemente sia l’unico modo salutare di vivere e affrontare le interazioni sociali. Purtroppo l’età in cui si manifesta la nei ragazzi è inferiore anno dopo anno. Quali sono gli effetti negativi? Tra quelli analizzati e correlati alla dipendenza da tecnologia nei bambini vi sono: insonnia, nervosismo, agitazione e apatia. A essere distrutta dalla dipendenza da tecnologia è soprattutto la fantasia (motore pulsante di ogni bambino): abituatisi al gioco virtuale offerto dalle milioni di applicazioni, il bambino non riesce più a utilizzare la sua fantasia per creare nuovi giochi, diversi dalle proposte online.
Genitori e adolescenti uniti nell’inconsapevole
Se le fasce d’età più giovani sono quelle colpite dalla dipendenza da tecnologia, a subire inconsapevolmente gli effetti negativi sono gli adulti e gli adolescenti. Solitamente, chi è nel vortice della dipendenza difficilmente riesce a riconoscerne i segni in un’altra pxersona. Così, la dipendenza da tecnologia acquisita dai genitori non permette di riconoscerla nei figli adolescenti e dunque poterne gestire il processo educativo alla tecnologia. Il consiglio in questi casi è d’intervenire prima sull’adulto, cosicché possa aiutare l’adolescente nel cammino verso la riabilitazione.
Dipendenza da tecnologia negli adolescenti: i videogiochi
Un campanello d’allarme tra gli adolescenti riguarda i videogiochi. La dipendenza da tecnologia negli adolescenti è fortemente manifestata nei videogiochi e non solo per l’utilizzo frequente (che non è sempre sinonimo di dipendenza). È possibile rintracciare una dipendenza tecnologica da videogiochi se l’adolescente: è costantemente preoccupato dal gioco anche quando non sta concretamente giocato, il desidero di giocare spinge a sessioni sempre più lunghe di gioco, non si è più appagati da sessioni di gioco brevi (assuefazione), l’aumento del tempo di gioco non è correlato all’aumento del tempo libero (dunque togliendo tempo ad altre attività fondamentali come studio e socialità). Come nel caso dei piccoli, la dipendenza da tecnologia in adulti e adolescenti crea degli effetti negativi che sfociano in atteggiamenti anche pericolosi. La dipendenza da tecnologia può comportare: stress, insonnia, depressione e nei casi estremi anche l’istinto di suicidio.Titolo articolo: